Vuoi pubblicare? Devi fallire!

Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato.
(Thomas Alva Edison)

Tanto tempo fa, una ragazzina scrisse un romanzo. Poi, pensò che sarebbe stato bello che quel romanzo diventasse “libro”… e venisse letto da qualcuno oltre a lei e il malcapitato amico di passaggio.

Dopo ben diciotto anni dal momento in cui fu scritta la prima parola di quel romanzo, il sogno sta per avverarsi: il romanzo è in uscita!

E vissero felici e contenti.

pessimo modo di raccontare una storia, vero?

Quella che hai letto può essere tutt’al più la trama: di una storia intitolata “Devi fallire se vuoi pubblicare”. Anche il titolo lascia a desiderare… La forza di questa storia, infatti, sta tutta nell’intreccio e soprattutto nelle vicissitudini attraversate dalla giuovin scrittrice, tra la scrittura e la pubblicazione.

Prima di arrivare all’happy end sono successe molte cose.
Ho mandato il romanzo (colpo di scena! La scrittrice in questione sono io!) a decine di redazioni e concorsi letterari, dove è stato regolarmente scartato. Quando mi è andata bene, il romanzo è finito in finale, e mi ha procurato degli elogi da parte dei suoi lettori.

Gli elogi sono importanti, specialmente quando sei inesperta e hai tantissimi progetti in cantiere. Quando uno di essi viene “premiato” con dei complimenti, sei più propensa a mandarlo avanti.

Quando però gli elogi sono l’unica cosa che ottieni, e passa il tempo, e tutti gli altri progetti sono andati oltre, e hai pubblicato una quindicina di altre cose, e il famoso romanzo resta sempre lì in secca con un bel “brava” appuntato sopra… insomma, la cosa cambia!

Per fortuna, oltre ai graditi elogi ci sono state anche diverse, numerose bastonate. Ed è stato proprio grazie alle bastonate che ho revisionato il testo, l’ho migliorato, ho corretto il tiro, mi sono mossa in modo diverso.

I complimenti mi hanno dato il carburante.
I fallimenti mi hanno dato la rotta!

La domanda è: come trasformare il fallimento in un’esperienza dalla quale imparare?

Si potrebbero scrivere dei trattati. Molti lo hanno fatto! Io ho deciso di scrivere una breve serie di post, con qualche indicazione pratica che ho usato, e che mi è servita. Per questo romanzo, per tutti gli altri, per la vita.

Non maledire un fallimento. E’ il terreno dove vive l’umiltà.
(Yasmin Mogahed)

Se hai voglia di seguirmi, te le racconterò in modo che possano esserti utili, magari come fonte di ispirazione, magari in senso operativo. Il mio romanzo esce tra una settimana, e da quel momento non vorrò più sentirne parlare! Quindi ho solo qualche giorno per raccontarti dei tanti fallimenti che mi hanno aiutato a costruire un successo che mi fa davvero felice e contenta! 🙂

Un misterioso dettaglio del mio “lieto fine”…

Il primo capitolo parla di una tappa imprescindibile se vuoi pubblicare un romanzo e imparare al meglio dai problemi che incontri: i concorsi letterari.

Te ne parlerò nel prossimo post: ci vediamo qui!

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