“Lasciate fare a Elvis” – Una mia nota sul nuovo racconto solarpunk di Laura Silvestri

Grosso guaio a Roma Sud: arriva il solarpunk!

Uscito oggi “Lasciate fare a Elvis” di Laura Silvestri, per la collana ATLANTIS di Delos Digital, curata dall’amico e solarsocio Franco Ricciardiello. La collana è dedicata alla fantascienza solarpunk e “costruttiva”, che immagina futuri possibili e migliori del nostro presente.

Conosci il detto africano “Ci vuole un villaggio per crescere un bambino”? Ecco, noi potremmo diventare quel villaggio.

Magliana, Roma Sud, in un futuro non troppo remoto: per scongiurare gli  effetti della crisi climatica, l’Italia ha preso drastiche decisioni che influiscono pesantemente sulla vita di tutti i giorni. In quanto portinaio di un grande stabile, Elvis ha un osservatorio privilegiato sui fatti che in una torrida settimana d’estate rischiano di trascinare il vicinato in un devastante tutti contro tutti. Un’improvvisa interruzione nella distribuzione dell’acqua, e l’aggressività dei palazzi vicini nell’intercettare i droni con la fornitura d’emergenza, costringe i condòmini a mettere da parte i piccoli contrasti se vogliono procurarsi l’acqua per sopravvivere. Sotto il sole implacabile che martella le strade e gli edifici della borgata, gli abitanti del condominio imparano con l’esperienza che la solidarietà offre più vantaggi della guerra tra poveri: affrontare insieme la crisi idrica insegna loro che malgrado la lotta ce l’abbiano nel DNA, perché la loro vita non è mai stata facile, una comunità solidale offre un incomparabile vantaggio rispetto a un conflitto che consuma risorse. E così, senza recriminazioni per l’età d’oro del consumismo sfrenato, Elvis e i suoi si dimostrano adatti al futuro sostenibile che ha ridimensionato la civiltà industriale.

Città, civiltà post industriale, trasformazione urbana, relazioni interpersonali in un romanzo breve dell’autrice di “la notte in cui tutte le donne”,

Ecco la pesentazione dell’autrice Laura Silvestri, sulla sua pagina facebook.

Una storia che nasce dal mio amore per il Solarpunk, e dal desiderio di avvicinarlo il più possibile al ‘qui e oggi’, guardando al futuro senza sognare scenari patinati, e… con un pizzico di umorismo, che spesso aiuta.

Vero che l’umorismo aiuta, bellissimo il qui e ora del solarpunk… da parte mia, eccepirei sull’excusatio non petita: quella degli “scenari patinati” è la tipica polemica anti-utopia, troppo spesso figlia di atteggiamenti sabotatori, che si fa prima ignorare e basta… ma forse sbaglio io, e ci sta anche la rassicurazione?

A leggere la sinossi, mi pare di individuare quella che, in un bellissimo panel fatto insieme a Stranimondi, il Commando Jugendstil definiva non tanto utopia ma “eterotopia”.

(Quel panel dovrei trovare il modo di metterlo a disposizione, ho capito che se spero in certe promesse morirò cantando, quindi mi attiverò in qualche modo!)

…Oggi, come avrete capito, pungo. Anzi, in stile Roma Sud: pisto! Ma non ho dubbi che leggendo questo racconto di Laura ritroverò il sorriso, la fiducia e la voglia di villaggio.

Non perdere “Lasciate fare a Elvis” di Laura Silvestri!

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