Un anno fa, ci riunivamo davanti alle scuole serrate all’improvviso d’arbitrio, facendo lezione in cerchi per strada, chiedendo rispetto per l’istituzione scolastica che è un fondamento del nostro vivere, rispetto per chi lavora nelle scuole, rispetto per le giovani generazioni.
Era prima del green pass e delle discriminazioni ai danni di ragazzini e ragazzine non vaccinate.
Prima dell’ipocrisia della DID.
Prima delle chiusure dei doposcuola dall’oggi al domani.
Prima della sospensione illegittima di insegnanti e lavoratorə dissidenti.
Prima delle mascherine FFP2 ai bambini di sei anni.
Prima della emarginazione dalle attività sportive e dalle gite.
Prima della sconcia e orrenda segregazione punitiva ai danni di insegnanti non vaccinati (tremila eroi ed eroine, grazie, vi stimo!).
Prima della “fine dell’emergenza” ovunque tranne che nella scuola.
Cazzo se poteva andare meglio.
Ma noi siamo sempre qui.
Non smettiamo di lottare per i diritti e il Diritto, per la scuola e per le generazioni future, per fiorire in qualcosa di più grande.
E non dimentichiamo.
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