Quando si parla di “scrittura creativa“, non possiamo prescindere dagli USA e dalla enorme cultura tecnica che le università statunitensi e anglosassoni hanno costruito intorno all’arte del raccontare, nel Novecento.
Quindi oggi ti presento, per la rubrica flash #leggoscrivo, un testo poco conosciuto, ma molto interessante per capire qualcosa in più: sia della scrittura creativa tout court, sia dell’impostazione nordamericana. Eccolo!
Come si diventa scrittori di Wallace Stegner
(mia edizione: Archinto, Milano 1993)
Wallace Stegner è stato uno scrittore e docente statunitense, autore di molti romanzi di successo e mentore di alcuni dei più rinomati novelisti del “grande romanzo americano”.
Nonostante il suo nome oggi in Italia non sia molto conosciuto, Stegner è addirittura stato soprannominato “il Decano degli scrittori occidentali”. E pochi sanno che molto del suo impegno fu aiutato e favorito dalla particolare comunione che aveva con sua moglie, Mary Stuart Page: il loro matrimonio fu una fucina di idee e di scritture per entrambi e fu definito una “collaborazione letteraria personale di capacità singolare” da Arthur Schlezinger Jr.
Il libricino di cui ti parlo oggi, piccolo e scritto in font gigantesco, contiene un’intervista fatta a Stegner da Edward Connery Lathem, che prende le mosse da domande sull’insegnamento della scrittura creativa per dare modo a Stegner di parlare della materia e di offrire ad autori e autrici desideros* di migliorarsi delle coordinate teoriche e dei consigli utili per muoversi.
Oltre a esse, abbiamo anche un assaggio di come Stegner lavorava con le sue classi: i compiti, le discussioni, gli esperimenti a proposito dei vari aspetti dell’arte del raccontare.
Mestiere e talento, imitazione e originalità, sintassi, studio, lettura: temi molto tradizionali, basici, che Stegner fotografa in modo estremamente semplice e chiaro, grazie anche alle domande puntuali del suo intervistatore.
Insomma, dopo “Scrivere narrativa” un altro testo agile e basilare che non può mancare nella tua valigia di ferri del mestiere. Buona lettura!
La citazione:
Ogni artista ha i suoi difetti, ma dovrebbe sforzarsi di non averne. Ma come fai a insegnare ai tuoi studenti a migliorare se stessi per migliorare le loro opere letterarie? È un po’ la stessa storia del “fare esperienza” per scrivere buoni romanzi.
La maturazione interiore è un processo lungo e complesso. Qualche volta può essere inseguita consapevolmente, altre volte no.Si cresce perché è nella propria natura. Perché non si è soddisfatti di come si è. Si è come degli scoiattoli che masticano in continuazione perché, se non lo fanno, i loro denti crescerebbero troppo e impedirebbero loro di aprire la bocca. Si cresce perché non si sopporta di essere piccoli.
Il libro non è di facilissima reperibilità, quindi prova a cercarlo anche in biblioteca o nell’usato. Oppure contattami! 🙂