“Solarpunk: l’utopia che vuole esistere” – per ZEST, con Romina Braggion

Il solarpunk è una nuova corrente artistica, di cui forse sentiremo parlare presto anche in letteratura.

Dà vita a storie sul un futuro, con attitudini ecologiste, anarchiche e utopiche. Speranza e voglia di costruire comunità e mondi desiderabili, all’insegna del rispetto e della rinascita, sono sue caratteristiche fondanti.

Si potrebbe dire che il solarpunk è LA novità degli Anni ’10 di questo secolo, la prima espressione artistica nuova e nata in questi anni.

Qui in Italia, il primo romanzo dichiaratamente solarpunk è “I Camminatori/ I Pulldogs”, a firma di Francesco Verso (che è anche editore: con la sua etichetta “Future Fiction” porta in Italia la fantascienza di tutto il mondo).
Nel 2016 ho presentato “I Pulldogs” a Milano: è il primo romanzo di due, della serie “I Camminatori”, e contiene visioni future decisamente interessanti.

Il solarpunk è un genere dichiaratamente ottimista: per questo mi piace e per questo merita, secondo me, attenzione e sviluppo anche da parte di autori e autrici nostrane.

Il solarpunk conta diversi manifesti, e ancora poche opere letterarie. Non è facile trovare qualcosa di italiano in rete, che spiegasse e illustrasse la storia, le radici, le suggestioni e soprattutto le potenzialità di questo nuovo genere.

Quindi abbiamo pensato di fare qualcosa per rendere il solarpunk più accessibile e chiaro per chi ne è interessato/a.

In questa illustrazione trovata naturalmente su Tumblr (via Pinterest) ci sono molti tratti fondanti del solarpunk: l’importanza delle donne e del femminismo, la natura, la cultura delle popolazioni native. Da The collectible, su Tumblr

Ho fatto il punto dell’argomento insieme alla scrittrice e blogger Romina Braggion, su input di Antonia Santopietro, direttrice della rivista ZEST – Letteratura sostenibile.
ZEST pubblica articoli, recensioni e consigli di lettura “selvaggi”, dedicati all’eco-fiction e alla letteratura ecologista di ogni tempo.

Abbiamo intitolato l’approfondimento “Solarpunk: l’utopia che vuole esistere

Abbiamo cercato gli inizi del solarpunk, abbiamo letto i manifesti e alcune opere, abbiamo costruito una bibliografia essenziale e un sunto dei suoi tratti principali e soprattutto abbiamo parlato del perché scriverlo qui e ora.

Risalire alle le radici del solarpunk è stata una scoperta: ci ha portate su strade affatto scontate, in un lavoro di ricostruzione cross-mediale.
Queste radici non sono letterarie, ma legate al mondo di Tumblr, una piattaforma di comunicazione di nicchia; è qui che il solarpunk ha mosso i suoi primi passi, identificandosi in una serie di immagini, che mostravano mondi futuri diversi da quelli a cui ci ha abituato la distopia postapocalittica e l’immaginario urbano cyberpunk.

Leggi tutto: Thinktank eco-fiction: Solarpunk: l’utopia che vuole esistere

Spero che il nostro lavoro possa essere un punto di partenza e uno strumento utile per chiunque voglia scrivere solarpunk.

Anche gli animali e la loro soggettività sono molto importanti. Questa pure è una tipica immagine solarpunk, sia per lo scenario, sia per l’abbigliamento studiato, sia per la presenza di speranza. Di Xulia Vicente, da Behance

L’articolo fa parte di un progetto più ampio di ZEST: Thinktank ecofiction.

è un progetto di studio, approfondimento, sistematizzazione sulla narrativa ecologica o sulla narrativa che riflette le preoccupazioni e gli scenari legati ai cambiamenti climatici. Obiettivo primario è tentare una definizione onnicomprensiva del genere, identificandone le pratiche nella tradizione narrativa italiana, e in quella contemporanea.

Leggi tutto: ThinkTank eco-fiction e narrativa ecologica – ZEST
Altro elemento tipico solarpunk: la ripresa di motivi e architetture Art Nouveau. Illustrazione di Elvira Shatunova su Artstation

Sono molto grata a Romina che mi ha coinvolta nel progetto solarpunk, e alla direttrice Antonia Santopietro per questo spazio di ricerca in un tema davvero meraviglioso.

Leggi da qui l’approfondimento solarpunk: Thinktank eco-fiction: Solarpunk: l’utopia che vuole esistere e se hai qualcosa da dirci, qualcosa che vuoi aggiungere, qualcosa di cui discutere… commenta pure, ti aspettiamo.

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