“Al giorno d’oggi deridiamo le vecchie superstizioni e parliamo invece di esatta conoscenza sperimentale. Ci sforziamo di glorificare l’educazione del corpo come nell’antica Grecia e fingiamo persino di apprezzare la cultura fisica.
Ci cimentiamo in molte cose, ma la grande idea del nostro tempo, quella che non è stata copiata o ripresa da altre ère, è la Produzione Esagerata di Cose. Non parlo della creazione di cose belle, neanche della gioia di utilizzare la nostra energia vitale per il processo creativo, ma mi riferisco piuttosto alla sovrapproduzione di cose indecenti e oscene, sprecando e consumando ogni singola goccia di energia per produrre cumuli e cumuli di cose. Cose disgustose e brutte, cose pericolose e inutili, o, nella migliore delle ipotesi, semplicemente superflue. Per quale scopo vengono prodotte? Chi le produce non lo sa, né se ne preoccupa. Ma siamo posseduti dall’idea che vadano prodotte, tutti lo fanno e ogni anno la produzione di cose aumenta sempre più.”
Voltairine de Cleyre, “L’idea dominante”, 1910, da “Un’anarchica americana”, a c. Lorenzo Molfese, edizioni elèuthera.
(Detto in breve: non è il lunedì, è il capitalismo! 😂😅😁)
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