Prima recensione per “Stratagemma Trentasette”, il mio romanzo cinese di mare, amore e viaggi nel tempo, uscito a inizio luglio per Delos Digital editore.

Franco Ricciardiello è un amico, non per questo è meno rigoroso quando si tratta di pareri letterari. In questa recensione positiva condivide, oltre al parere sul romanzo, alcune considerazioni sull’eros nella fantascienza.
Quando Giulia Abbate scrive di eros, è lontanissima dalla narrazione prevalente nella fantascienza, non solo italiana, che si può sintetizzare in maniera meccanica:
– lui/lei sente un bisogno fisico
– lui/lei individua il soggetto/oggetto (in senso di donna- o uomo-oggetto) con cui sfogarsi
– lui/lei ha un rapporto sessuale rapido, violento e spesso scomodo con lui/lei (di solito di sesso opposto)
– amicǝ come primaUn situazione insomma che potremmo definire “trombamicǝ nella cuccetta dell’astronave”. Le scene di Giulia Abbate giocano sul filo di un eros complesso che diventa elemento attivo della trama, non elemento di una punteggiatura narrativa.
Leggi la recensione: “Stratagemmi corsari”, sul blog di Franco Ricciardiello “Ai margini del caos”
“Trombamicə da cuccetta di astronave” è una definizione, favolosa!, di una relazione che si ingenera da uno sfogo, quasi meramente fisico.
Un’altra cosa che ci viene in mente accostando le parole “eros” e “fantascienza” è il “sesso alieno” (che è anche il titolo di un pezzo che realizzai per la rivista LINUS). Ma non è proprio la percezione dell’alienità a innescare il desiderio e ad alimentare l’attrazione (anche) erotica?
È quello che ho cercato di infondere nel “triangolo” tra Shi Yang, Jia Can e Ikari Marvin.
Grazie mille, sempre, Franco! E grazie a chi leggerà “Stratagemma Trentasette”!
Puoi acquistare “Stratagemma Trentasette“, in ebook, sul sito dell’editore e in tutti gli store online.

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