La realtà contigua è un altrove che è già qui: è l’irruzione del non familiare in un contesto già spiazzante, nel quale i personaggi si muovono attingendo a competenze misteriose, istintive, seguendo pulsioni di vita, confidando nella possibilità di cogliere qualcosa di vero ovunque si trovino a vagare. / Premio Italia 2019 come miglior antologia di fantascienza italiana

Compralo dal sito dell’editore: NeXT-Stream – Visioni di realtà contigue
Il libro:
La realtà contigua è un altrove che è già qui: è l’irruzione del non familiare in un contesto già spiazzante, nel quale i personaggi si muovono attingendo a competenze misteriose, istintive, seguendo pulsioni di vita, confidando nella possibilità di cogliere qualcosa di vero ovunque si trovino a vagare.
Si è trattato di coniugare la letteratura di genere, in particolare quella di fantascienza, con altri generi e con il mainstream. Una fantascienza light, dove i cliché dei generi sono dilatati in storie che mettono in dubbio la propria realtà quotidiana.
Curato da Lukha B. Kremo e Giulia Abbate, hanno interpretato questo nuovo tema di NeXT-Stream quattordici autori e autrici: Giovanni De Matteo, Alessandra Cristallini, Andrea Pomes, Linda De Santi, Domenico Mastrapasqua, Marco Milani, Matt Briar, Laura Silvestri, Irene Drago, Franci Conforti, Valeria Barbera, Stefano Trucco, Sandro Battisti, Francesca Fichera. Cover di Ksenja Laginja.
La mia prefazione:
A volte capita all’improvviso. Altre volte è il risultato di una sequenza di avvenimenti e relazioni, un percorso impercettibile che si rivela solo al compimento, e che dopo assume i crismi della necessità.
Capita di trovarsi all’improvviso in mezzo a una rivelazione. Di risvegliarsi in territori sconosciuti e chiedersi che tipo di bussola usare, e dove trovarla.
Capita a molti personaggi nei racconti di questa raccolta: vivono passaggi, irruzioni, epifanie; oppure arrivano alla realtà contigua passo dopo passo, dopo percorsi oscuri, ma intrinsecamente inevitabili.
È capitato anche a me, quando Kremo mi ha chiesto di curare insieme a lui il progetto connettivista della nuova Next Stream.
– Io non sono connettivista – ho risposto.
– Allora sei perfetta – ha detto lui. – Ho bisogno di mainstream.
– Giusto cielo. Anche io! Dove lo trovo, dove?
– Ok, senti questa allora. Ho bisogno di autrici fantastiche.
– Quelle le trovo. Andata!
Continua su Lezioni Sul Domani – Prefazione a “NeXT-Stream” di Giulia Abbate
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