Oggi anche io come Davide Tutino e altrə ho consegnato, a chi ha voluto prenderla, la lettera aperta che riporto sotto: ho effettuato la consegna di fronte alla biblioteca centrale di Milano, la Sormani.
Questo dopo diverse mail a Stefano Parise, direttore del Sistema Bibliotecario Milano e alla Associazione Italiana Biblioteche – AIB, rimaste senza risposta.
(C’è una Carta dei Servizi che raccomanderebbe risposte, del resto quando si sorvola sulla Costituzione, figurarsi).
Puoi leggere qui la “Acorrispondenza di librosi sensi”, con A privativa: Lettera aperta al Direttore delle biblioteche milanesi
Questo dopo che Feltrinelli chiede a tappeto il lasciapassare (Giangiacomo, che rivoltoni) e persino la librerietta anarchica indipendente mi fa sapere che è meglio che non mi faccio vedere, i libri me li spediscono, carucci.
Questo prima di lasciare il “sagrato” della Sormani e un po’ infrddolita entrare in un bar e chiedere un caffè a portar via… per sentirmi dire di no, ci vuole il verdepasso pure per l’accesso, quindi senta, per cortesia!
Non posso che continuare a chiedermi: dove mi trovo?
E dove, dove, dove posso mai mettermi ora e da ora in poi?
Non parlo di luoghi fisici.
Lo smarrimento è profondo.
Lettera aperta alle Biblioteche, alle Librerie, ai cittadini
1 Febbraio 2022
Carissimi,
Da oggi, 1 Febbraio, entrano in vigore le nuove restrizioni governative contro i cittadini privi di lasciapassare.
I cittadini senza greenpass sono discriminati, privati dei diritti fondamentali in quanto dissidenti politici, in violazione delle norme costituzionali ed europee, e dei diritti umani.
Come riconosciuto ormai da tutti i paesi, il lasciapassare è inutile dal punto di vista sanitario, in quanto non previene infezioni e contagi; inoltre è dannoso a livello di diritto, e disastroso livello sociale.
Il lasciapassare determina una segregazione per caste all’interno della società: una Green Class di privilegiati contro una Bad Class di segregati, tutti ugualmente poveri di diritti e di conoscenza.
È vergognoso che gli esercizi culturali accettino l’imposizione del lasciapassare, lasciando fuori gran parte della popolazione, firmando la schiavitù della cultura nei confronti di un governo totalitario.
Chi non si ribella alla distruzione del diritto, alla segregazione, all’odio di ricino, ne diventa complice.
Amici librai, amici bibliotecari, smettiamo di obbedire, smettiamo di essere complici. Ribelliamoci all’imposizione del lasciapassare, ribelliamoci come hanno fatto con successo i tabaccai.
Noi disobbediremo con voi, questo è un impegno.
Torneremo senza lasciapassare e disobbediremo per esservi accanto, per essere in lotta al vostro fianco.
Torneremo affinchè non ritornino i tempi bui in cui i libri si trasformavano in fumo.
Torneremo, perchè il diritto a leggere non sia da meno del diritto di fumare.
I VOSTRI FRATELLI DISOBBEDIENTI
Resistenza Radicale,
Studenti Contro i Green Pass,
Sindacato Fisi,
Comitato di Liberazione Nazionale
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