Per la giornata di oggi, importante eppure insolitamente amara, ho trovato queste parole.
“Non esisterà alcuna società libera, giusta o equa, né nulla di vagamente simile, finché la donna verrà comprata, venduta, alloggiata, vestita e protetta come fosse una proprietà altrui. Noi risvegliate dalle prime luci del domani, noi che non siamo più prigioniere del torpido sonno di chi si accontenta, vogliamo mostrarvi le nostre sorelle esauste mentre si trascinano senza sosta, settimana dopo settimana, mese dopo mese, per anni interi, alzandosi presto ogni mattina per adempiere ogni giorno, tutto il giorno, ai loro estenuanti e meschini doveri, spesso rubando ore di sonno alla notte per quei compiti il cui valore non può essere calcolato, perché è uguale a zero.”
Voltairine de Cleyre, da “Le porte della libertà”, 1891
“La nostra via sarà aspra e lunga, passeranno anni ed anni prima che la donna conquisterà quei diritti elementari di cui godono gli uomini. Il tempo non deve sgomentare: se i frutti del nostro lavoro non li goderemo noi saranno le nostre figlie […].
Non voglio essere uccello di cattivo augurio ma credo fermamente che neppure una repubblica socialista semmai venisse presto ci avrebbe reso quella giustizia che ci spetta. La donna, avvenisse anche una rivoluzione economica, sarà sempre considerata dalla maggioranza degli uomini come ignorante, un cervello di paglia, che potrebbe essere un inciampo alla loro opera rinnovatrice e ci lascerebbero per un gran pezzo a sorvegliare la pentola e fare la calza.”
Anna Kuliscioff
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