Ho vinto tre Premi Italia davvero una sorpresa, tant’è che ho dovuto riprendermi un attimo prima di scriverne E ora scrivo per dire GRAZIE a chi mi ha votata e a chi ha votato tout court per il Premio Italia, tenendolo vivo e dandogli linfa.
Premiati e premiate, a cui mando le congratulazioni, sono qui: https://www.premioitalia.org/finalisti
Come in passato non ci vedo un “mio” ma un “nostro”, un “noi”, questo “molto largo pronome” in cui possiamo e dobbiamo stare bene e in tant3.
“Miglior articolo su pubblicazione pro”: GRAZIE a Simone Bonaccorso che con il suo Fantasy Voice ha dato nuovo spazio e voce al fantastico, e mi ha sollecitato il pezzo “L’Inferno in Terra: la Distopia Climatica”.
“Miglior racconto su pubblicazione amatoriale”: GRAZIE a Enrico Di Stefano e ai suoi sodali, che hanno accolto il piccolo e arrabbiato “Il perfetto qualsiasi cosa” sulle pagine di Fondazione Sf Magazine (e grazie alla Aetnacon Italcon 2022 tutta, che ha strappato al nord la fantascienza portandola su bellissimi lidi).
“Migliori curatrici”: GRAZIE a Delos Digital e a Silvio Sosio che ha innescato la miccia di Futuro Presente – Delos Digital, facendo di noi due filles terribles, Elena Di Fazio et moi, due curatrici editoriali… terribles lo siamo sempre, ma a quanto pare anche un po’ benvolute
Dulcis in fundo, mando un grande abbraccio alle mie compagne di strada (tremo a definirle tali, datemi l’attenuante dell’euforia), scrittrici e studiose di fantascienza. Di oggi, come Nicoletta Vallorani, Laura Coci (complimenti!) Giuliana Misserville, Romina Braggion, Nadia Tarantini, Silvia Treves e tante altre. E di ieri: quelle che abbiamo cercato, letto, da cui ci facciamo ispirare (alcune di loro sono anche nel mio racconto premiato).
Sono felice che le donne si stiano riprendendo spazio nella fantascienza, e più felice ancora, mia personalissima opinione, quando sono donne femministe, che molto curano, aprono, tengono larghi i pronomi. È bello vederle e vederci, votate e votanti, insieme in questo nuovo percorso.
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