Sul suo blog Lipperatura, Loredana Lipperini pubblica l’intervento di Giuliana Misserville, che apre il numero 159 di Leggendaria. Libri Letture e Linguaggi contenente lo speciale “Dai margini” dedicato alla fantascienza femminista queer e lgbtq+.
Sono molto contenta di questa condivisione, da parte di Loredana Lipperini, che permette così un dialogo tra diversi ambiti.
La scintilla che mi ha portata a cercare una interlocuzione con Lipperini è nata dagli “Stati Generali dell’Immaginazione”, partendo da un post di Nicoletta Vallorani che mi ha permesso di venire a conoscenza dell’iniziativa e di rivolgermi a Lipperini, con l’articolo “Macerie”, che ella ha generosamente accolto e ricondiviso, coinvolgendo anche la preziosa penna di Giuliana Misserville.
Il pezzo “Uscire dalle riserve” è un articolo circostanziato, che non si limita a fare da diligente prefazione al numero di Leggendaria (cosa già utilissima), ma fa un percorso, di domanda in domanda, in ciò che al momento la fantascienza può offrire al discorso culturale, e in ciò che sta già facendo.
Il titolo dell’articolo mi suscita un interrogativo, che Giuliana ben conosce, e che ho espresso in un certo senso anche nel mio articolo: se “uscire dalle riserve” significa farmi ficcare panni che non sono i miei e, in una lingua impostami, andare a divertire o sbalordire o perturbare les bourgeois, non so, non mi sento proprio tanto convinta dell’affare.
E ho anche un altro punto di domanda, relativo alla menzione lì fatta al solarpunk: Giuliana conosce bene e anche divulga generosamente il solarpunk, quindi un suo appunto vale ai miei occhi quanto le tonnellate di critiche disinformate e in malafede che un po’ mi scivolano addosso, e un po’ mi suscitano una stanchezza sempre più profonda e priva di parole.
Vorrei avere parole, però, per dialogare con chi il solarpunk lo conosce, non lo disistima per partito preso e però pensa che qualcosa non vada bene, che qualcosa manchi, che qualcosa si possa centrare meglio.
Scrivetemi, parleremo.
E grazie ancora a Loredana Lipperini, Nicoletta Vallorani, Giuliana Misservile e le tante altre con cui si esplorano storie.
Aho Mitakuye Oyasin!