La fantascienza in classe: “Esploratori di futuro” per Italian Writing Teachers

“La fantascienza: un altro modo per dire ‘I care’.”
Parole della professoressa Loretta De Martin, che insieme alla collega Agnese Pianigiani ha scritto un appassionante resoconto sul lavoro di scrittura condotto nelle loro classi di secondaria: “Esploratori di futuro”.

Ecco perché è stimolante portare la fantascienza in classe: si tratta di una letteratura speculativa che allena la logica, il pensiero critico, la capacità di guardare lontano in modo rigoroso, ancorato ai fatti. Si tratta anche di un atto politico, perché significa ragionare con i ragazzi di etica, di parità di genere, di disuguaglianze sociali, di ecologia, di democrazia. Significa, come ha scritto un mio alunno a proposito del percorso svolto, ‘guardare al passato e al presente per agire sul futuro’.

Dal post ESPLORATORI DI FUTURO – Italian Writing Teachers

Nell’articolo le docenti chiamano in causa anche il nostro “Manuale di scrittura di fantascienza”, cosa che per me è un vero onore!

Foto di Romina Braggion

Sono felice che il nostro “Manuale di scrittura di fantascienza” sia nelle scuole e aiuti studenti e studentesse a ragionare, a capire la fantascienza e cosa farci: usarla per guardare il mondo e per fare politica.

È una parola bella, “politica”, è bello per me vederla usare. E mando allegramente al diavolo chi la evita per amore di un click o un fan in più, atteggiamento molto diffuso anche nella fantascienza – che di per sé sarebbe pure un genere eversivo e “scomodo”!

La fantascienza è un genere sovversivo, adatto a chi vuole porre domande scomode. (Philip K. Dick)

Citato in ESPLORATORI DI FUTURO – Italian Writing Teachers

Ringrazio con tutto il cuore Loretta De Martin e Agnese Pianigiani per il regalo di questo resoconto. E un fanta-augurio di buone scritture ai loro alunni e alunne! 🙂

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