Terminata Stranimondi 2022: credo di poter dire che questa convention è un lavoro necessario e che certamente ha un bel portato, un effetto benefico sul nostro lavoro dell’intero anno che seguirà.

Stranimondi è un crogiuolo di pensieri, progetti, conversazioni e discussioni, impossibili da verificarsi in forma “virtuale”.
Solo stando insieme di persona, con i nostri corpi, i nostri sguardi, i nostri cenni, possiamo generare quelle scintille che animano il nostro lavoro creativo, critico, interlocutorio, e che lo rendono anche tanto bello da vivere.
Per me è stato un piacere rivedere persone che conosco da tanto, e scoprire nuove amicizie e relazioni professionali. Mi sono anche stati fatti dei doni! Grazie, Sephy e Gloria, grazie, Mariana, grazie, Sandro, grazie, Selene!
Poi: la mia personale asticella delle incombenze si alza sempre un po’ di più, tant’è che avevo miei libri a banco e non li ho manco guardati Chiedo scusa a tutte le persone con cui non sono riuscita a creare una parentesi distesa nella quale conversare.
Anche di foto ne ho fatte poche, questa qui che posto potrei presentarla come una compagnia di penne eccezionali, il cuore mi mostra come prima cosa due amiche e un amico.

Scrivere sarà pure un lavoro solitario: ma leggere, incontrarsi, parlarsi e camminare insieme ci fa trovare tanti tesori.
Grazie!
(E dato che, durante il panel “In cerca di altre mappe”, ho fatto un coming out dicendo una cosa che sono certa non avete MAI lontanamente sospettato, ovvero che sono una bastian contraria, lo faccio anche qui: ci sono state anche cose negative, in questi due giorni, che tengo ben da conto. Una di queste è l’assenza di persone che mi sono mancate tanto: Romina, Silvia, bisogna che ci vediamo presto! E tu, Gian: ci avrai osservato da qualche altra dimensione?)

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“Covidistan. Un diario di viaggio“