Online sul blog La Bottega del Barbieri, che come sempre ringrazio per l’accoglienza e l’asilo, la mia recensione di “Noi siamo l’opposizione che non si sente” a cura di Giulio Milani, Transeuropa edizioni. Una raccolta di interventi, di critica e dissenso nei confronti delle politiche pandemiche governative, che ho trovato preziosi, provvidenziali, necessari alla comprensione di chi, nel futuro, vorrà rompere lo schermo di menzogne e mistificazioni sotto il quale siamo ora intrappolat*.
“I testi del volume sono stati scritti durante questo periodo di tempo, un anno lungo e traumatico che ha aperto la nuova era nella quale ancora ci troviamo, impegnati a salvare l’Ucraina, la libertà, il clima e a combattere qualsiasi altra Battaglia dell’Inevitabile attraverso l’arma che ci è esplicitamente richiesta, sempre la stessa: l’obbedienza.”
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Avremo proprio Giulio Milani ospite e relatore al convegno milanese del 23 ottobre, domenica prossima, così potremo ascoltare la storia della sua militanza nonviolenta, rivoluzionaria e allegra di questi anni.
E a chi in questi giorni, dopo la vittoria della destra, parla in questi giorni di salire sulle montagne… non chiedo dove siete stat* in questi due anni, perché non porta a molto e perché la risposta è (a volte) tristemente palese.
Invece dico: salire? Dalla montagna dovete scendere, e recuperare lucidità e contezza, questa lotta è solo all’inizio e ha bisogno di tutte e tutti voi cioè noi, delle nostre forze migliori, della nostra pace interiore, della nostra lotta collettiva al di là del rancore e delle diversità.
Vi aspettiamo qui a valle, affamat* di diritti come un anno fa, in piedi di fronte agli idranti del potere, il potere di oggi e di ieri, sempre lui, sempre lo stesso.
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“Covidistan. Un diario di viaggio“